SENTIERI A FORNOVOLASCO

I sentieri della zona di Fornovolasco sono, indubbiamente, tra i più suggestivi del circuito Apuano e descrivono in pieno le tradizioni, il lavoro e la fatica che da tempo immemorabile vengono tramandate da padre a figlio.

Lungo queste antiche strade sono passati i carichi di carbone e legname destinate al fondovalle, il minerale ferroso cavato nelle miniere arroccate nei pressi del paese fin dal tardo medioevo e destinato in parte ai porti della Versilia ed in parte alle fonderie di mezza Toscana.

Fino alla metà del secolo scorso non era difficile incrociare piccole carovane di muli cariche dei frutti della montagna, come la famosa farina di castagne che ha deliziato i più esigenti palati, garantendo anche la sopravvivenza di interi nuclei familiari durante gli inverni più rigidi o gli assedi e gli esili forzati dettati dalla Seconda Guerra Mondiale.

Il Sentiero C.A.I. n° 12 è una testimonianza eccezionale della vita di questa valle: si inerpica lungo selve di castagni fino a raggiungere un gruppo di case poi, incontrando una serie di "Metati", raggiunge il famosissimo Monte Forato, un arco di roccia naturale creato dall’azione delle piogge e del vento sferzante che soffia dal versante marino. Da questo punto in poi raggiungere l’alta Versilia è facilissimo, infatti con un colpo d’occhio possiamo ammirare gli abitati di Cardoso e Stazzema sotto la nostra verticale, e, poco più a Nord, il resto del litorale.

Il Sentiero C.A.I. n° 6 invece ha un sapore particolarmente antico: il punto di partenza è lo stesso del n° 12 ma all’altezza della "Tana che Urla" si divide e segue il corso della Turrite di Petrosciana fino a raggiungere un vecchio "Hospitale" denominato la Chiesaccia, adibito nel medioevo ad accogliere e rifocillare i viandanti che, per commercio o per pellegrinaggio, si spostavano dalla Garfagnana al versante mare, verso gli imbarchi raggiungendo il valico denominato "Foce di Petrosciana".

Il Sentiero C.A.I. n° 130 è indubbiamente il più suggestivo dal punto di vista paesaggistico: si innalza dal paese di Fornovolasco prendendo quota in modo costante lungo i prati della Costa Pulita fino a raggiungere i 1300 metri di altezza della Foce di Valli. Da qui sta a noi decidere se scendere al rifugio Del Freo a Mosceta, alle pendici del Monte Corchia oppure salire ulteriormente lungo la Pania della Croce fino a Passo degli Uomini della Neve (da qui passavano coloro che rifornivano i gelatai Viareggini con neve fresca) raggiungendo così il Rifugio Enrico Rossi alla Pania, famoso punto tappa di trekking in Alpi Apuane.

abisso garfagnana

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